cappella feriale

“Dio è nei dettagli” (L. Mies van der Rohe)
Il progetto nasce dall’esigenza di dotare l’attuale complesso ecclesiastico dei “Sacri Cuori” in Cerignola di una ulteriore aula per le celebrazioni liturgiche, di dimensioni decisamente più contenute dell’aula principale, con funzione di cappella feriale.
La realizzazione di una nuova aula, ricavata in una porzione dei locali attigui alla chiesa, al momento utilizzati come deposito di arredi sacri in disuso e materiale di consumo per i riti liturgici, offre l’occasione di corredare, anche la struttura preesistente, di un confortevole luogo deputato all’esercizio della confessione, collocato in maniera molto funzionale in un apposito ambiente-filtro di connessione tra le due aule.
La nuova cappella presenta caratteristiche tipologiche e formali improntate alla massima essenzialità e chiarezza geometrica, qualità in grado di conferire a tutto lo spazio quel senso di austerità in tono con la sacralità del luogo.
Lo spazio risulta fortemente orientato verso la scena della celebrazione liturgica; le linee del soffitto conducono lo sguardo del fedele verso la croce, manifestazione dell’alleanza di Dio con gli uomini.
La croce lignea, collocata alle spalle dell’altare, si staglia contro il cielo ed affonda il piede in un muro di calce bianca, quasi a materializzare la vittoria della resurrezione sulla morte terrena, in una simbolica trasposizione dal piano della materia a quello dello spirito.
I materiali sono stati scelti in funzione di ciò che rappresentano agli occhi del credente. La calce dei muri, attraverso il suo candore, esprime purezza e ricorda la realtà tutta terrena della morte quando fa’ affiorare alla memoria l’immagine dei sepolcri imbiancati al tempo di Gesù; il legno di olivo dei banchi e della croce celebra la pace tra gli uomini attraverso i secoli, manifestazione del perpetuarsi della fede verso l’insegnamento divino; il vetro, che abbraccia la croce e si lascia attraversare dalla luce naturale che riempie l’aula, materializza una volta ancora agli occhi del fedele la luce divina che irrompe nei cuori degli uomini.
Infine, la luce artificiale, che illuminerà gli ambienti in assenza di quella naturale, sarà prodotta per mezzo di lampade incassate a soffitto; lo spazio destinato ai fedeli sarà illuminato in maniera indiretta, per riflessione delle pareti longitudinali, mentre l’altare ed in generale il luogo della celebrazione saranno illuminati direttamente con fasci di luce puntuale in grado di catalizzare l’attenzione degli astanti esclusivamente sul rito religioso che si va compiendo.


